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domenica 25 maggio 2008



Roma, arriva la rivincita
Coppa Italia giallorossa





La squadra di Spalletti batte l'Inter campione d'Italia 2-1 nella finale dell'Olimpico. Padroni di casa a segno con Mexes e Perrotta, Pelè accorcia le distanze riaprendo la gara. Forcing finale dei nerazzurri ma è la Roma a festeggiare il trofeo, per la nona volta


ROMA, 24 maggio 2008 - La coppa Italia resta a Roma, ma il 6-2 dell'anno scorso è lontano anni luce. Certo, i giallorossi sono arrivati al doppio vantaggio giocando da Roma vera, ma poi hanno subìto il ritorno d'orgoglio dell'Inter, soffrendone la pressione nell'ultima mezzora.


FANFARA - Si comincia con l'inno di Mameli in onore del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano eseguito dalla fanfara dei Carabinieri, che però può ben poco nella bolgia dell'Olimpico, con la Sud scatenata a fronte di una tifoseria nerazzurra decisamente meno numerosa del previsto. Poi la parola al campo, con la Roma che mostra subito le sue intenzioni. Perrotta costringe Burdisso al salvataggio sulla linea (ma c'era fuorigioco), poi prova il gran tiro al volo (ribattuto) quindi è Vucinic su punizione a incappare di un soffio nella barriera: il tutto nel giro di soli 6 minuti. L'Inter risponde secondo il copione atteso: fa di tutto per abbassare il ritmo, manovra molto e quando può prova il lancio lungo su Suazo e Balotelli. E arriva anche al tiro, per esempio con Maxwell, che al 13' costringe Doni alla parata a terra. Anche la Roma sceglie a tratti di non giocare "da Roma", ricorrendo a sua volta al lancio lungo reso possibile dalle buone doti di controllo della torre Vucinic. In compenso però pasticcia parecchio, come quando Giuly attorno al quarto d'ora spara alto da ottima posizione dentro l'area. Così i minuti passano, l'Inter fa buona guardia dietro con un Burdisso in grande spolvero e via via guadagna campo. Arrivano così a metà tempo prima il bel colpo di testa di Balotelli che sfiora la traversa, poi il gran tiro di Maxwell su cui Doni deve volare a deviare in angolo. A quel punto però la Roma si risveglia: sia per il campanello d'allarme suonato da queste due occasioni, sia perché un'Inter più aperta consente ai giallorossi il loro gioco più congeniale, quello fatto di veloci ripartenze con scambi palla a terra. Maturano così nuove occasioni con Vucinic e Perrotta, e poi il gol di Mexes, che irrompe da centravanti su un corner da destra di Pizarro e mette dentro al volo di destro. L'Inter sbanda, e ancora l'eclettico Mexes può permettersi di andare a cercar gloria di testa. La difesa nerazzurra non è più impeccabile come agli inizi anche a causa dei movimenti di Vucinic e Perrotta, che spesso si scambiano la posizione, supportati da un efficace asse Pizarro-Aquilani, e così si va al riposo con i giallorossi meritatamente in vantaggio.


LA RIPRESA - La Roma riparte da dove aveva interrotto: all'attacco. Perrotta ci prova prima di piede e poi di testa, poi è Vucinic a sparare fuori misura con Aquilani liberissimo. Sull'altro fronte, Mancini mette subito mano ai cambi, inserendo Pelè al posto di un nervosissimo Stankovic. L'effetto non è immediato, anzi è sull'altro fronte che Vucinic si fa subito perdonare con un assist che Perrotta deve solo metter dentro (8'): ma pochi minuti dopo il gioiellino nerazzurro fa vedere di che pasta è fatto accorciando le distanze con uno spettacolare tiro da fuori area. Ora l'Inter ci crede, Mancini pompa qualità inserendo Jimenez, e Burdisso, per non essere da meno di Mexes, sfoggia un plastico tuffo di testa con palla che finisce sul palo a Doni battuto. Per la Roma ormai è un'altra partita, capisce che non c'è più da divertirsi ma da lottare e soffrire. Il finale è tutto nervi e cartellini, crampi e infortuni: il calcio sparisce. Nei 6 lunghi minuti di recupero è ancor Burdisso a imitare Mexes con una pericolosa girata al volo, ma il fatto che debba sempre pensarci lui è indicativo: gli attaccanti non ne hanno più. Così la Coppa resta a Roma, con furore e sudore. E a festeggiarla scende in campo anche un certo Francesco Totti, con tanto di maglia giallorossa numero 10.
(da gazzetta.it)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

La Roma batte l'Inter 2 a 1 e vince la Coppa Italia

Il Chelsea esonera Avram Grant: al suo posto Rijkaard o Mancini
La Roma ha vinto per la nona volta nella sua storia, la seconda consecutiva, la Coppa Italia. I giallorossi hanno battuto per 2-1 l'Inter nella finale secca dell'Olimpico giocata alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Contro i campioni d'Italia sono risultate decisive le reti realizzate da Mexes al 36' del primo tempo e da Perrotta al 9' della ripresa. Inutile il gran gol di Pele' al 15' (splendido destro dai 25 metri).Gioca meglio la Roma, che parte benissimo schiacciando l'Inter ma non creando grosse insidie dalle parti di Toldo. Al 25', pero', la prima parata dell'incontro la effettua Doni, prontissimo su un gran sinistro di Maxwell.

La gara si mantiene piacevole ed equilibrata, ma al 36' una splendida girata di Mexes su angolo di Pizarro porta avanti la Roma, che chiude cosi' in vantaggio il primo tempo. Un paio di spunti di Perrotta animano l'avvio della ripresa, ci prova anche Vucinic (sinistro sbilenco dopo un'ottima giocata). Si tratta delle prove generali per il raddoppio, che arriva al 9': dubbio contatto Cassetti-Cesar a centrocampo, Morganti lascia correre e la Roma parte in contropiede con Perrotta, che chiede e ottiene l'uno-due a Vucinic e, con Toldo in uscita disperata e ormai fuori dalla porta, non ha difficoltà a segnare il 2-0. L'Inter pero' reagisce e al 15' trova lo strepitoso gol di Pele' (entrato per Stankovic), a segno con un bolide dai 25 metri. Roma un po' in affanno, la salva il palo sul colpo di testa di Burdisso (20'), poi gestisce la sfuriata finale dei nerazzurri, a dire il vero non particolarmente convinta, senza particolari patemi. E porta giustamente a casa la Coppa.

Al suo terzo successo sulla panchina della Roma (due Coppe Italia ed una Supercoppa), Luciano Spalletti gongola anche se non dimentica di elogiare l'Inter dopo le polemiche che hanno seguito la vittoria in campionato della formazione interista. "Mi sembra che i ragazzi abbiano evidenziato quale deve essere il comportamento sportivo da tenere - ha detto alla fine ai microfoni della Rai -. La gara e' stata in bilico fino all'ultimo, alla fine una prevale, ma gli altri ci hanno dato dentro nel miglior modo possibile. La squadra lavora in un certo modo, con una societa' presente, si lavora in un certo modo per il progetto iniziato da questa proprieta' ed ogni tanto a comportarsi bene ci sta ad alzare qualche coppetta. L'episodio in gare cosi' puo' fare girare la differenza, queste due squadre hanno fatto vedere di piu' e che hanno meritato serate come quella di stasera" ha concluso Spalletti.

"L'Inter ha fatto una buona partita. Abbiamo fatto quello che potevamo contro una grande squadra come la Roma. La prima e la seconda in classifica hanno giocato una buona gara". Cosi' Javier Zanetti al termine della finale di Coppa Italia, giocata all'Olimpico e vinta dalla Roma per 2-1 sui nerazzurri. "C'e' stata molta correttezza fin dall'inizio, credo che lo sport debba essere cosi' - prosegue il capitano dell'Inter ai microfoni Rai - . Noi siamo molto contenti di aver vinto il campionato, la Roma ha vinto la coppa Italia: ci vediamo il prossimo anno". Zanetti non si sbilancia sul futuro di Roberto Mancini, ancora in silenzio stampa. "Non si sa, il mister ha fatto un grande lavoro e con lui abbiamo vinto tanto. L'importante comunque e' aver vinto il campionato. Se siamo con Mancini? La squadra e' con l'Inter e anche con il mister", conclude.

Lancio di bottiglie, petardi e alcuni fumogeni contro i sostenitori dell'Inter in fila per entrare allo stadio Olimpico prima della la finale di Coppa Italia tra inter e Roma.

Anonimo ha detto...

Ma quale John Grisham? Quale Agatha Christie? Un finale di stagione così poteva scriverlo l'inventore di Paperino. Scudetto all'Inter e coppa Italia alla Roma: che ci voleva? Non serviva un giallista, né un astrologo, bastava l'almanacco. Un consiglio agli scommettitori: prima della prossima Supercoppa date una ripassatina...

Dopo il tricolore ai nerazzurri, con finale pseudo-thrilling, all'Olimpico fanno festa i giallorossi. Come l'anno scorso, la "coppa Mancini" (dieci successi in carriera) è il dessert all'amaretto divorato da Spalletti. La differenza, rispetto all'edizione 2006-2007, l'ha fatta il contorno: sfida secca, con zero incidenti fuori e con il presidente della Repubblica Napolitano in tribuna.

Dieci gocce di Malox per pettinarsi lo stomaco e via: certe vittorie bruciano come sconfitte. Ancora una volta, la Roma si specchia sull'Inter senza trovare grosse differenze. E lo scudetto appena perduto fa ancora più male.

Certo è un'Inter due, quasi tre, quella che al 36' si inchina al capolavoro di Mexes. Dopo il 2-0 di Perrotta a inizio ripresa, l'artificiere dell'Olimpico accende il fiammifero. Ma è Pelè a esplodere la bomba che al 60' riapre tutto. La Roma soffre, ma tiene. Fino alla festa. A quota nove trofei, i giallorossi eguagliano il record della Juventus nell'albo d'oro della coppa Italia. Potevate scommetterci.


PAGELLE

Mexes 7 La metamorfosi da Barbie a Big Jim è completata. Deve avere un pulsante sulle spalle che lo rende snodabile. Non ci credete? Andatevi a rivedere il gol dell'1-0. Insieme a Juan forma la coppia più solida del nostro calcio. Che siano i Sensi o gli americani, ripartano da lì.

Suazo 5 Poi ci diranno che meritava maggiori elogi, ché in fondo ha tenuto palla e si è battuto più di un leone. Il problema è la gabbia in cui si muove: un monolocale con le sbarre.

Balotelli 6 Piano piano, ma cresce. Senza Ibrahimovic, Mancini gli aveva chiesto un paio di colpi di genio. Ma per uno nato a Palermo, la scuola svedese è ancora molto lontana. Intanto, si batte e tiene su il reparto: c'è tempo per arrivare a Malmö.

Pelè 7 Il faccione di Arnold, la spocchia di Fonzie: avesse il temperamento di questo ragazzino, l'Inter farebbe sfracelli anche in Europa. Buttato nella mischia a inizio ripresa, cambia il volto del centrocampo nerazzurro: gol da favola, fallaccio (e giallo) da duro. Ne sentiremo parlare.

Vucinic 6,5 A forza di sentir dire che è il vice-Totti, si mette a fare assist a ripetizione. E una paio, decisivi, ne azzecca pure. Ma non si monti la testa.

Perrotta 7,5 Mister muscolo è tornato: che notizia per Donadoni! Si infila tra le maglie nemiche come idraulico liquido, e stura tutto. Sponde alla Cascarino e conclusioni mezze sporche alla Inzaghi (compresa quella del 2-0): è lui il perno del successo giallorosso. Si piega solo ai crampi. Nel finale.

Anonimo ha detto...

È una vittoria per il presidente

È una vittoria importante perchè meritata tanto quanto sarebbe stato lo scudetto. È una gioia immensa per i tifosi

Ho già parlato attraverso i comunicati, adesso è il momento della festa

Anonimo ha detto...

Mi sembra che i ragazzi abbiano evidenziato quale deve essere il comportamento sportivo da tenere

La gara è stata in bilico fino all'ultimo, alla fine una prevale, ma gli altri ci hanno dato dentro nel miglior modo possibile. La squadra lavora in un certo modo, con una società presente, si lavora in un certo modo per il progetto iniziato da questa proprietà ed ogni tanto a comportarsi bene ci sta di alzare qualche coppetta. L'episodio in gare così può fare girare la differenza, queste due squadre hanno fatto vedere che hanno meritato serate come quella di stasera

Anonimo ha detto...

Quest'anno abbiamo trovato una squadra un pò più forte di noi, un poco...

Vincere la coppa in casa dà una grande soddisfazione, il nostro pubblico se lo merita. Cosa significa? La continuità della nostra competitività

Dario L'Inglese ha detto...

ke quella e quella sanno vincere

Anonimo ha detto...

Al di là del mio gol di stasera ci siamo tolti tutti una soddisfazione. Vincere poi con questo pubblico in questo stadio è meraviglioso

Noi siamo una squadra che poteva vincere lo scudetto, l'ha vinto l'Inter. Festeggiamo qui la coppa Italia, ce la godiamo

Stasera credo sia la serata meno adatta per parlare di queste cose, siamo ancora con la famiglia Sensi che ha dato e darà a questa squadra tante soddisfazioni

Anonimo ha detto...

L'Inter ha fatto una buona partita. Abbiamo fatto quello che potevamo contro una grande squadra come la Roma. La prima e la seconda in classifica hanno giocato una buona gara. C'è stata molta correttezza fin dall'inizio, credo che lo sport debba essere così. Noi siamo molto contenti di aver vinto il campionato, la Roma ha vinto la coppa Italia: ci vediamo il prossimo anno.

Non si sa niente su Mancini, il mister ha fatto un grande lavoro e con lui abbiamo vinto tanto. L'importante comunque è aver vinto il campionato. Se siamo con Mancini? La squadra è con l'Inter e anche con il mister

Real Mimmo ha detto...

Hai ragione, Dario.
Però dimentichi che per decenni l'Inter ha vinto solo questa Coppa....quindi non sputare nel piatto in cui avete mangiato per anni e anni....

E poi la Roma non vince solo quella. Ha vinto pure la Supercoppa Italiana di nuovo contro l'Inter, ed è arrivata nei Quarti di Champions, dove l'Inter non è arrivata....eliminando il Real Madrid dalla Coppa....

Anonimo ha detto...

piu' che rivincita, stato proprio un colpo Mancino x l'Inter perdere la coppa

Anonimo ha detto...

come volevasi dimostrare, era evidente che sia per la mentalità che x la posizione dei giocatori in campo (naturalmente i soliti) l'epilogo era scontato. Ci vuole un allenatore che abbia una mentalita vincente, qualsiasi altro avrebbe cmq vinto il campionato con uno squadrone di questa portata. Dai Mancini facci e fatti un favore vattene a Londra, o dove vuoi tu, ma vattene.....

Anonimo ha detto...

Questa vittoria aumenta la delusione per uno scudetto che, di fatto, e' stato perso dalla Roma. Quanti errori nelle partite facili e l'amarezza degli scontri diretti non sfruttati!

Anonimo ha detto...

UNA BELLA PARTITA LL'INSEGNA DEL FAIRPLAY...E' QUESTO IL CALCIO..COMPLIMENTI AI VINCITORI...A LORO LA COPPA ITALIA,A NOI LO SCUDETTO...FIRMEREI OGNI ANNO PER UN EPILOGO DEL GENERE...