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mercoledì 25 marzo 2009

Cassano: "Lippi mi promise
Se giochi ti convoco"



In un capitolo di "Dico tutto", l'autobiografia, Antonio racconta la promessa del c.t. dell'Italia - ai tempi del Real Madrid - di convocarlo se avesse giocato con continuità. Ora Antonio non sbaglia una partita, ma l'azzurro resta proibito

Antonio Cassano e la Nazionale. Un rapporto tormentato. Qui di seguito riportiamo una parte della biografia di Fantantonio "Dico tutto", in cui il fantasista della Samp parla di una promessa che Lippi gli aveva fatto anni fa e che torna di grande attualità:
Tornando alla Nazionale, dopo quel buon Europeo con il Trap, mi perdo. Comincia un periodo orribile che mi porterà a saltare il Mondiale di Germania. Marcello Lippi mi fa un discorso molto onesto all’inizio dell’esperienza al Real Madrid, mancavano cinque mesi al Mondiale. "Mi auguro che tu possa giocare con continuità» mi dice, «in quel caso avrai molte possibilità di venire con noi. Altrimenti per me sarà molto difficile chiamarti. Mettiti nei miei panni, Antonio". Un discorso corretto. Assolutamente rispettabile. Del resto io non voglio favori, ma chiarezza. È giusto che abbia chiamato altri. La finale del Mondiale 2006 quindi me la vedo in televisione, da tifoso dell’Italia, come era giusto che fosse, visto che venivo da un anno orrendo, passato a non giocare, metà a Roma e metà a Madrid.
(da gasport)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

se cassano avesse nel 2006 onorato la maglia e un bagno di umiltà, avrebbe rinnovato il contratto e poi sarebbe stato libero di andare a giugno dove voleva. Questo gli propose la Roma, che aveva speso 50 miliardi per lui, che lo aveva lanciato, reso un protagonista in una squadra che fece il record di punti all'andata. Rischiava di perderlo a parametro 0 a giugno, lui si impuntò, la Roma fu costretta a venderlo a gennaio e lo mise fuori rosa. Totti lo estromise dalla nazionale, Totti lo aveva messo sotto la sua ala protettrice in quegli anni, lui infranse l'alleanza e sputò nel piatto dove aveva mangiato.
A conti fatti, Cassano ha perso 3 anni di carriera, andato al Real credendo di essere Maradona, lo eguagliò solo nel fisico da drogato del pibe de oro, ora è un dio alla Samp, dove è il migliore.... alla Samp però, non certo alla Roma o al Real dove era costretto a subire altri carismi.
A lui tutto è perdonato, non capisco perchè stia così simpatico ai critici, altri calciatori sarebbero stati crocefissi per molto meno.
La tara ereditaria delinquenziale peserà sempre su di lui, resta un pezzente arricchito e più pezzente a livello mentale.
Resterà tra i dimenticati e quelli che potenzialmente potevano essere dei fuoriclasse, ma che alla fine non lo sono stati.

Anonimo ha detto...

"Resterà tra i dimenticati e quelli che potenzialmente potevano essere dei fuoriclasse, ma che alla fine non lo sono stati."

SONO D'ACCORDISSIMO

Real Mimmo ha detto...

Se Cassano avesse avuto il carattere e l'educazione di Del Piero, oggi avrebbe già vinto il Pallone d'Oro.