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mercoledì 1 aprile 2009

Il Brasile torna a vincere
Bene Kakà e Felipe Melo



Un gol su rigore, un altro viziato da fuorigioco, ma il 3-0 finale al Perù è per la Seleçao una boccata d'ossigeno. Il milanista dimostra di stare ormai bene, il viola gioca di fino e firma anche il terzo gol

La premessa è che il Perù sembra davvero la squadra più scarsa del continente, e questo 3-0 casalingo contiene quindi un po’ di tara. Assolti gli obblighi di avviso, aggiungeremo però che il Brasile veniva da tre 0-0 interni deludenti (Argentina), ingloriosi (Colombia) e addirittura vergognosi (Bolivia), e nel primo quarto d’ora gli effetti psicologicamente nefasti della serie si sono visti tutti: la Seleçao non riusciva a squilibrare la munita difesa peruviana perché il 4-2-3-1 impostato da Dunga mancava di coraggio, ciascuno assolveva al suo compitino preoccupandosi di non macchiare il foglio anziché rischiare la pennellata fuori ordinanza. Addirittura il Perù, del quale va ribadita l’inefficacia (gli mancava pure il viola Vargas, squalificato), prima che il gallo cantasse era riuscito a creare un’interessante superiorità numerica due-contro-uno all’altezza dei sedici metri; banalmente sprecata da Garcia e Fano, okay, ma intanto la situazione lasciava intuire un disagio della Seleçao.
(da gazzetta.it)

Argentina, tremendo k.o.
La Bolivia passeggia 6-1



Ai 3600 metri di La Paz gli uomini di Maradona subiscono completamente il ritmo dei padroni di casa. Botero protagonista con 3 gol, ai biancocelesti non basta Gonzalez

Un’ora e mezza prima dell’incontro, giocatori e allenatore in testa sono scesi dal pullman davanti allo stadio Hernando Siles di La Paz cantando, con Maradona pronto a esibire sulle pareti dello spogliatotio uno dei tanti slogan d’incoraggiamento che stanno diventando un marchio distintitivo della Seleccion del Diez. “L’altura bisogna affrontarla, dribblarla e farle gol”, diceva il cartello rivolto ai giocatori nei minuti precedenti una partita che l’Argentina si apprestava ad affrontare sulle ali dell’entusiasmo garantito dalle 3 vittorie in altrettanti incontri dell’era Maradona. Ma i 36 mila boliviani presenti allo stadio hanno festeggiato una vittoria sorprendente, tanto nel risultato quanto nel gioco espresso. Pessima partita e Argentina sconfitta per 6-1, il peggior risultato di sempre dell’albiceleste nei gironi eliminatori. Mentre la vittoria cambia poco nella classifica della Bolivia (penultima a 12 punti), costa cara all’Argentina, che ferma a 19 punti perde l’opportunità di avvicinare il Paraguay, in vetta a quota 23, e rischia di venire sorpassata da Cile e Brasile.
(da gazzetta.it)

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