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venerdì 15 ottobre 2010

I "soliti riscontri" delle cartine
che non tornano "al sole"


Quarantanove testimoni d'accusa sono bastati con le loro deposizioni a far crollare i "solidi riscontri" che alcuni giornali e trasmissioni non esitano a difendere a spada tratta e quasi senza pudore.

L'altro, il cinquantesimo teste, il colonnello auricchio da Casoria capo del pool investigativo a cui affidarono le indagini di Calciopoli, l'uomo a cui non interessava la Coppola napoletana, forse "in ossequio" alla coerenza dei media, li ha definitivamente polverizzati. Mentre i soliti pennivendoli, striati dai piedi ruvidi delle lobbies "cartigienificate", continuano imperterriti a ritenere azzardato mettere in dubbio i "solidi riscontri", forse confondendoli col vomito massificato di 14 milioni di supporters bianconeri sdoganati dal peso opprimente dell'omertà generalizzatasi quasi ovunque tranne che sul web, il colonnello auricchio all'ombra del Vesuvio, nel frattempo, si è guadagnato le "libidinose" attenzioni del legale di De Santis, ritrovandosi con una richiesta di falsa testimonianza inoltrata e depositata al PM.

Ma loro, i media, forse più irretiti che indispettiti, di fronte al rischio di sovrascriversi alle puttanate sparate a caratteri cubitali in "Home page" quando Moggi era l'indiscusso possessore di telefonini e sim in Italia, adesso in nome e per conto delle garanzie istituzionali, di fronte al tornado di 500 intercettazioni che NON riguardano Moggi, improvvisamente riscoprono il gusto della garanzia. Per il timore di non sbagliare, i prodi, prima di esprimere un pensiero che potrebbe risultare "distonico" rispetto ai fatti adesso aspettano la parola definitiva di un Tribunale. Definitiva quanto tempo? La distonia? La possibile sentenza assolutoria di Moggi ovviamente. Evidentemente dai tempi della genesi di calciopoli, pensavano che fosse passata sufficiente acqua sotto i ponti, spacciando come necessità inalienabile e imperativa il
guardare avanti per non tornare indietro. Pur di avere rapporti privilegiati con sponsors e munifici azionisti di squadre vincenti, siamo arrivati al punto che molti giornali fingono di non sapere che anche a Napoli, proprio per evitare ripercussioni al parco portafogli tremebondo della figc, si rischia di assistere a un dono post natalizio inconciliabile con una sentenza di Giustizia Ordinaria di uno Stato degno di credibilità: la sentenza politica. L'unica che metterebbe al riparo dal ludibrio generale quintalate di mega cazzate vendute al lettore come fatti veri, come storia e mai risarcite...quasi che il consumatore non abbia il diritto di fruire di notizie vere o nella peggiore delle ipotesi quantomeno verosimili. Già...la figc.


Ma cosa è stata la figc della sovraeposizione colpevolista del pluri intercettato carraro prima e del pluri intercettato, e mai dimessosi, abete poi? Una federazione superpartes o la vera immorale meretrice sponsorizzata bnl-pirelli-ecc, che con sapiente regìa ha favorito il parto di una porcheria senza eguali nella storia italiana, arrivando financo ad armare il pensiero e gli atti superficialissimi, se non imprecisissimi (è un eufemismo per ovvio rispetto all'Arma), dell'apparato inquirente e requirente? No...giornali simili che ignorano tutto quanto "non fa spettacolo", che fingono emulazioni superpartes nelle loro rubrichette o nei loro trafiletti di pag. 33, che nessuno legge, a me non interessano più da tempo...da almeno quattro anni. Per evidente asseveramento abitudinale al potere, non sono interessati a ristabilire la verità dei fatti nemmeno se la federinter radiasse la perdazzurra. Con il loro silenzio e con le loro mezze affermazioni offrono letture al 50% indegne di considerazione alcuna; figuriamoci della tasca del consumatore...che falliscano pure!!! Se, in passato, in qualche modo giornalisti di gruppi editoriali dedicatisi a disfare la Juventus operando con gli strumenti intellettuali a loro disposizione avessero fatto i giornalisti, magari rischiando come qualcuno dotato di propria autonomia e che prontamente è stato oscurato, se davvero fossero del tutto disinteressati all'emissione di sentenze anticipate o imprudenti, avrebbero quantomeno avuto la decenza di operare un semplice parallelo (di cui pure i bambini si servono per giocare al fantacalcio), tra le indagini di auricchio e gli almanacchi ufficiali della figc all'atto della celebrazione dei due (ben due) processi IRREGOLARI e INDECENTI svoltisi in nome delle attuali vittorie della perdazzurra. Processi celebrati, è bene sospettarlo, in nome della finta condanna di carraro in primo grado, propedeutica al suo "ripescaggio" nel secondo grado. Assoluzione ampiamente prevista o condanna improponibile per mancata sostituzione del collegio giudicante? Qualcuno poi, se avremo fortuna, ci dirà mai se il commissario straordinario avesse avuto la panchina talmente corta da poter operare la potatura delle nominations carraresche? Da dove deriva questa improvvisa indisponibilità di "giocatori"? Me lo sono sempre chiesto. Ai posteri l'ardua sentenza. Tanti giornali, quando si tratta di Juve tirano le somme, e le tirano anche quando la Juve viene assolta e talvolta, anche quando la Juve non centra. Questo è il tratto dominante e contraddistinguente del loro operato: la Juve al centro delle loro attenzioni a tutti i costi e sempre in malafede. Le vittorie della Juve come cartina al tornasole delle malefatte moggiane.


"Quello", sempre lui, il tifoso azionista che ha vinto i mondiali da solo, "quello" che da presidente coavisoc benediceva la pratica delle plusvalenze fittizie incrociate quasi fosse un gesto solenne del del Papa, "quello" invece, poteva scrivere i bilanci come voleva, pure a matita se necessario e non c'è stato verso alcuno di trasformare quei benedetti bilanci di inizio secolo in cartina al tornasole. Forse perchè come amava dichiarare con il suo inglesissimo humor galliani lo scambio dei giocatori tra la perdazzurra e "lamiconsenta" era giustificato dall'aria salubre e ben accetta di Milano dalle fidanzate dei giocatori. Perchè mai? Che strano il mondo dell'investigazione...ancor più strano il mondo della comunicazione!!! Alle "somme" di tutti questi totali, se ben ricordo la nazionale di calcio italiana nella fortunata finale 2006, non annoverava campioni del calibro di Ginestra, Bogani, Cordono, Bonura, Polizzano, Di Sauro, Iannuzzi, Crovari, Livi, Ticli, Ferraro, Varaldi, tantomeno annoverava quei campioni, gli unici italiani diventati di sua proprietà per effetto del clima di Milano e che l'inter poteva addirittura schierare senza ricorrere all'uso di passaporti o patenti false, come Deinitte, Giordano, Toma, Brunelli, Frezza e Frau. Come mai questi "equilibrati" e "saggi" soloni garantisti dei principi costituzionali, assetati di verità nonché impregnati di onestà intellettuale, nelle loro disgustose rubrichette dopo aver cannoneggiato pallonate senza risparmio ai tempi del clima forcaiolo, di fronte alla presentazione di bilanci così artefatti non tirarono le loro "somme"? Somme che avrebbero dovuto tirare proprio perchè in parallelo rappresentavano più di una cartina al tornasole. Due sentenze di ingiustizia sportiva, in attuale e perseguito odor di prescrizione, e i bilanci presentati alla Coavisoc da rigettare sono situazioni deontologicamente inaccettabili che hanno indefettibile matrice comune: l'inveterato antijuventinismo di cui è patologicamente affetta la sportività del popolo italiano ma anche e soprattutto, gli interessi trasversali dei pupari interfederali bravi a trasformare in oro tutta la saliva che sparano in aria e che poi ricade sulla testa e sulle spalle degli organismi federali, della lega e della CAN. E nel campo delle "tecniche di risarcimento preventivo" benché non possa vantare i gradi e le competenze del colonnello auricchio, qualche simpaticissimo presidente dimostra grazie alla sua inqualificabile faccia tosta, di poter insegnare la materia a tutti gli antijuventini interessati a perfezionare il proprio grado di lealtà sportiva. Ormai il vangelo ecumenizzante, predicato dalla premiata ditta zamparini&co, quella del "nel dubbio fischiare contro la Juve", sin dal suo ritorno in serie A appare più sul campo che sui giornali e/o delle moviole senza dare nessun accenno di remissione. Sul piano delle dinamiche di comunicazione di massa, i media sono talmente disonesti che pochi di loro riconoscono il ruolo, a loro sgradito, decisivo e inaspettato svolto dal web in questi anni. Intervento imprevisto ma risolutivo che ha rotto le uova nel paniere delle lobby incrociatesi sulla carcassa della Juve con lo scopo nemmeno tanto dissimulato di far passare tutto allegramente in cavalleria e sotto gli occhi di tutti: Procure comprese. Purtroppo per loro, al contrario di chi non può difendersi e tremare di fronte a un tribunale ancorché innocente, il reazionario capo cupola Luciano Moggi, mettendo cospicuamente mano al suo portafogli e spiazzando le previsioni dell' "oracolo pianificatore", ha deciso di difendersi dalle accuse esageratamente dilatate dalla solita spocchia di chi vuol schiacciare l'avversario e non si accontenta della semplice vittoria. E noi lettori? Noi consumatori di news e volti televisivi o "teliraccomando"? Noi, sempre purtroppo per loro, ci aggiorniamo tramite internet. Loro? Che falliscano pure in santa pace e non rompessero le gonadi alle casse statali...

(di Gabbianone da www.forzajuveblog.com)

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