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sabato 2 ottobre 2010

Moratti: «È la Juve a dover restituire
gli Scudetti all'Inter»



Il presidente nerazzurro, prima della sfida col Werder non le manda a dire: «Ha ragione Paolillo: sono loro a dover restituire a noi alcuni titoli. Agnelli dice che sono nervoso? Lo poteva dire e gliel'ho lasciato fare. Domenica potrei anche essere con loro ma non ci sono e quindi lo farò per conto mio»

MILANO, 29 ssettembre - Massimo Moratti lancia il suo attacco diretto. Risponde ad Agnelli, dice la sua sugli Scudetti della Juve e parla anche del titolo del 2006 che potrebbe essere revocato all'Inter nei prossimi giorni. Ecco l'intervista che il presidente nerazzurro ha rilasciato a Sky Sport prima della sfida contro il Werder Brema:

Andrea Agnelli ha detto che lei è un po’ nervoso. A pochi giorni da Inter-Juve, è realmente così?
«A parte il fatto che è passato un po’ di tempo da quando l’ha detto e quindi non ho nessun tipo di reazione nei suoi confronti, tutt’altro. Mi dispiace anzi, aver pensato male nel caso, ma mi sembra una battuta che poteva dire e quindi lasciamogliela dire. Domenica potrei anche essere con loro ma non ci sono e quindi lo farò per conto mio».

Poco fa Paolillo ha detto che semmai la Juventus dovrebbe restituirne altri di Scudetti all’Inter piuttosto che chiedere la revoca di quello del 2006?
«È tutto vero ma non insisterei in questi giorni su tutte queste cose, visto che c’è la partita e visto che dobbiamo poi comunque sempre rimanere nell’ambito di una partita di calcio e quindi per favore cerchiamo di non esagerare nella polemica in questi giorni perché può essere antipatico veramente. Cerchiamo di non farlo e poi vediamo di essere bravi noi domenica a fare bene la partita».

Quattro mesi dopo la finale contro il Bayern Monaco, un’altra tedesca sulla strada dell’Inter. Basta questo per essere ottimisti?
«Bisogna avere fiducia perché la squadra, malgrado la scivolata all’ultimo secondo nella partita di domenica scorsa dovuta ad un minimo di deconcentrazione, mi sembra che rimanga concentrata per tutta la partita. E quindi, credo che possa portare a casa un buon risultato, anche se il Werder Brema non è una squadra facile da battere».

È preoccupato per la sconfitta di sabato scorso contro la Roma e per lo sfogo di Chivu verso la panchina?
«No, preoccupazioni conseguenti no. Dispiace perché a volte bisogna sapersi accontentare anche di un punto. Se così fosse stato, negli ultimi minuti, forse avremmo portato a casa un risultato che non era quello per cui avevamo cominciato la partita ma che comunque andava bene. Però, il calcio è il calcio, e se non ci fossero risultati particolari, diversi e sorprendenti non saremmo qui tutte le domeniche a vederci le partite».

(da tuttosport.com)

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