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martedì 19 luglio 2011

Abete: «Inter, mi auguravo
la rinuncia alla prescrizione»


Abete: «Inter, mi auguravo la rinuncia alla prescrizione»

Il presidente della Figc: «L'etica non è mai andata in prescrizione. Noi ci siamo attenuti alle regole vigenti. Se le norme sono tali da non soddisfare...

ROMA, 18 luglio - "Mi sarei augurato la rinuncia alla prescrizione da parte dell'Inter". Lo ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, al termine del Consiglio federale che oggi ha deliberato la 'non competenzà sulla revoca dello scudetto 2005-06 assegnato all'Inter dopo Calciopoli. "L'etica non è mai andata in presrizione - ha quindi aggiunto Abete - Noi ci siamo attenuti alle regole vigenti. Se le norme sono tali da non soddisfare qualcuno ci può stare. Comprendo la complessità delle situazioni e l'importanza delle tifoserie". Nessuna preoccupazione infine da parte della Figc per eventuali ricorsi della Juventus. "Non credo che la strada dei tribunali sia la scelta migliore, ma la rispetto. La crediblità del sistema è legata al rispetto delle regole", ha concluso Abete.

SPIEGAZIONE - "Anche se ci fosse stato un atto amministrativo a monte, la proposta del presidente federale sarebbe stata la non revoca dello scudetto". Così il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha spiegato in conferenza stampa la delibera del Consiglio federale di non ritenersi competente nella revoca del titolo assegnato nel 2005-06 all'Inter dopo lo scandalo di Calciopoli. Il riferimento di Abete è alla mancanza di un atto formale di assegnazione del titolo da parte dell'allora commissario straordinario Guido Rossi.

ABODI - Non è stata un'astensione ma "una non partecipazione al voto": è quanto ha precisato il presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, Andrea Abodi, spiegando che la sua è stata una non partecipazione "coerente con la posizione assunta in Consiglio, che è stata di totale adesione alla linea politica espressa dal Presidente Abete da un lato e dissenso relativamente alla deliberazione proposta che ha sancito l'assenza dei presupposti per un intervento sul tema da parte dell'organo federale dall'altro". Secondo Abodi, il Consiglio federale era "organo pienamente titolato a decidere, sulla base di quanto stabilito dallo Statuto federale art. 13.2 sul tema dell'assegnazione dello scudetto".

ECCO IL COMUNICATO DELLA FIGC:

Esiti del procedimento n.1302pf2009/2010. Relazione del Presidente Federale

Il presidente Abete ha svolto un’ampia relazione sull’argomento e conseguentemente sui contenuti dell’esposto presentato dalla Juventus nel maggio 2010. Abete ha ripercorso tutte le tappe della vicenda e ha illustrato la posizione della FIGC in esito agli approfondimenti giuridici e normativi. Al termine del dibattito, nel quale sono interventi i consiglieri Lotito, Mormando, Cudicio, Cellino, Abodi, Tavecchio, Delogu, Calcagno, Ulivieri, Macalli il Presidente ha illustrato il testo di una delibera (vedi allegato) con la quale è stata respinta la richiesta contenuta nell’esposto della Juventus. Il consigliere Cellino, prima di lasciare la seduta del Consiglio per un impegno, ha espresso la propria condivisione della posizione del Presidente federale. La delibera è stata approvata con 20 voti a favore e 1 contrario (Cudicio). I consiglieri Lotito e Abodi non hanno partecipato al voto. Separatamente, Abete ha poi ricostruito, anche in termini storici, i passaggi che sono all’origine dell’intera vicenda, dalla nomina di due designatori arbitrali avvenuta nel 1999 in deroga ai regolamenti federali fino alle inchieste della Procura della Repubblica di Napoli e della Procura federale, ai processi sportivi, al processo di
Napoli in corso e alle indagini successive che hanno portato alla relazione finale con la quale il Procuratore Palazzi ha disposto l’archiviazione per prescrizione per 10 società e 16 tesserati. Il Presidente ha quindi lasciato agli atti del Consiglio la relazione politica, illustrata oggi, che è stata approvata all’unanimità.
(da tuttosport.com)

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