Visita www.grumonline.it, www.modugnonline.it, oltre a www.binettonline.it, www.torittonline.it e www.bitettonline.it - Tutto su Grumo Appula, Modugno, Binetto, Toritto, Bitetto e la provincia di Bari!

giovedì 17 novembre 2011

Petrucci ad Agnelli: "Sì al tavolo"
Moratti: "Mi farebbe piacere"


Milano, 16 novembre 2011
Il presidente della Juve: "È arrivato il momento di fare un passo avanti tutti insieme". Petrucci: "Accolgo con piacere le dichiarazioni distensive, può essere l'inizio del disgelo". Il numero 1 dell'Inter: "Non mi posso sottrarre"

Segnali di schiarita dopo la tempesta tra la Juventus e la Federazione. Andrea Agnelli ha scelto una conferenza stampa per rispondere alle accuse di Gianni Petrucci, e suggerisce una soluzione: un tavolo conciliatorio per mettere fine alle dispute su Calciopoli e pensare al futuro. Il presidente del Coni, d'altro canto, apprezza i toni distensivi del numero uno bianconero e si dice pronto a valutare la proposta.

parla moratti — In serata arriva anche la nota di Massimo Moratti, presidente dell'Inter, che approva le parole del numero uno dello sport italiano: "Sono perfettamente d'accordo con il presidente del Coni. Sono al suo fianco e condivido lo spirito e il senso di responsabilità con cui ha affrontato questo particolare momento del calcio italiano, che ci auguriamo possa tornare a essere soprattutto uno sport e meno un problema di tribunali". Il presidente nerazzurro ha poi parlato anche di persona a Milano fuori dagli uffici della Saras: "Un tavolo con Petrucci? Sarebbe un invito del presidente del Coni, che è una persona perbene ed è un'istituzione importante. Non mi posso sottrarre e mi farebbe piacere". Moratti ha poi aggiunto che "non ho seguito il discorso di Agnelli. Lo vedrò stasera". Moratti ha poi glissato la domanda di un cronista se direbbe un sì a un tavolo con Petrucci dopo aver detto un no a un tavolo con Della Valle: "Quello di Petrucci - ha spiegato il presidente dell'Inter - è un invito da una istituzione, per il resto ho già risposto a questa domanda".

Andrea Agnelli, 36 anni, presidente della Juventus. Lapresse

la conferenza di agnelli — Questi invece i passaggi principali della conferenza stampa di Andrea Agnelli: "Faccio una riflessione, ognuno deve fare il proprio mestiere: i muratori devono fare i muratori, gli impiegati gli impiegati, io sono presidente di questa società e devo tutelarne gli interessi. Ritengo giusto e doveroso cogliere l'appello di Petrucci, che nel suo discorso ha marcato un punto fondamentale: il rispetto delle regole. La Juve lo ha sempre fatto e continuerà a farlo. A tale proposito ci sono stati degli avvenimenti che è il caso di ricordare. Nel maggio 2010 abbiamo fatto un esposto alla FIGC per verificare i presupposti dell'assegnazione dello Scudetto 2005-2006 all'Inter. L'esposto è stata lettera morta per 14 mesi. Questo porta a una riflessione sulla giustizia sportiva: il maxi processo del 2006 si è concluso in meno di 4 mesi portando pesantissime condanne. Mentre noi abbiamo dovuto aspettare 14 mesi per una risposta a un esposto di 8 pagine. Una bella differenza. La vicenda non poteva che diventare politica, fino a quel giorno noi siamo sempre stati fiduciosi nel buon funzionamento degli organi della giustizia sportiva. L'1 luglio 2011 è arrivata la relazione di Palazzi, pochi giorni dopo la prescrizione dei termini degli atti contestati. Abbiamo chiesto al Consiglio Federale di esprimersi e quando il Consiglio ha deciso di non decidere abbiamo valutato altre strade per tutelare la Juventus".

PASSO AVANTI — "Accolgo il richiamo alle regole di Petrucci - ha continuato Agnelli - ma questo deve valere sempre e per tutti. E' giusto ragionare e capire perché il clima si è così surriscaldato. Petrucci ha chiesto un passo indietro. Io chiedo allo stesso Petrucci e al neo ministro dello sport e turismo Gnudi di fare un passo avanti tutti insieme. Per aprire un tavolo politico su due elementi fondamentali. In primo luogo riflettere sui fatti che hanno concorso a generare il fenomeno Calciopoli 2006 e valutare una soluzione insieme. In secondo luogo concentrare gli sforzi comuni per creare un futuro migliore per lo sport italiano con nuove leggi sugli impianti sportivi, sulla legge Melandri, sulla riforma dei codici di giustizia sportiva. Con la volontà politica da parte di tutti di ritrovare armonia e serenità".

MOGGI E GIRAUDO — "Il tavolo deve essere convocato da Petrucci. Si porteranno tutti gli elementi dal 2006 ad oggi sulle note vicende giudiziarie. L'agenda sarà dettata da Petrucci, per portare serenità bisogna entrare nel merito dei problemi che si sono creati. L'obiettivo è di chiudere le diatribe su Calciopoli e iniziare a pensare al futuro. Sono disponibile a salire su un aereo questa sera stessa. No mi hanno sorpreso le parole di Petrucci. Se tornassi indetro non cambierei nulla di quello che ho fatto. Se ho mai pensato di dimettermi? Mai, non fa parte del mio dna". Infine una battuta sugli ex dirigenti bianconeri, Moggi e Giraudo. "Se pensiamo a un'azione legale nei confronti di Moggi? Ho sempre detto e ribadisco che prima di prendere decisioni in merito è giusto aspettare il terzo grado di giudizio. Abbiamo accettato la serie B e siamo ripartiti. Tornare a vincere sul campo sarebbe una chiusura perfetto del cerchio".

Gianni Petrucci, presidente del Coni. Ansa

la risposta di petrucci — E Gianni Petrucci risponde in breve tempo al presidente juventino, non chiudendo al tavolo ma sottolinenando l'importanza dei toni rilassati di Agnelli: " Ho accolto con piacere le dichiarazioni distensive di Andrea Agnelli. Prendo atto di quello che ha chiesto, ma certamente questo tono facilita questi incontri. Spero che da domani in Lega si continui su questo tono, mi auguro sia un primo atto di disgelo. Mi auguro che quando si farà questo tavolo si agirà e si organizzerà il tutto seguendo le regole del buonsenso. Sono pronto al dialogo, voglio pensare al futuro, prendiamo per buona la giornata di oggi che si è chiusa in positivo. Chi ci sarà al tavolo? È una richiesta che è arrivata adesso, fatemi pensare, non sono un fenomeno". E sulla data del tavolo: "Spero nel più breve tempo possibile"

la giustizia sportiva — In realtà una prima parola "fine" su Calciopoli è stata messa, e riguarda l'iter del processo sportivo. La dichiarazione di incompetenza del Tnas, Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, chiude definitivamente l'iter dei ricorsi nella giustizia sportiva. La richiesta della Juventus non è "materia arbitrabile" per il Collegio arbitrale, che rimanda la palla verso l'Alta Corte di Giustizia presso il Coni. Una via che la Juventus aveva inizialmente scartato e che ora non è più percorribile, essendo scaduti i termini per il ricorso.

la giustizia ordinaria — Resta quindi solo la via della Giustizia ordinaria, imboccata lunedì dal club di Corso Galileo Ferraris con la richiesta danni alla Figc per "disparità di trattamento e le illecite condotte che l'hanno generata", valutando in 444 milioni di euro le perdite "per minori introiti, svalutazione del marchio, perdita di chances e di opportunità, costi e spese". Andrea Agnelli ha specificato di volere "una verifica degli atti di Calciopoli", il presidente federale Abete ha risposto duramente: "I danneggiati siamo noi, le sentenze sportive e penali in primo grado lo dimostrano".

petrucci non ci sta — Nella mattinata di oggi si era segnalata la dura presa di posizione del presidente del Coni Gianni Petrucci: "Io non ci sto a quello che sta accadendo nel mondo del calcio di vertice che è malato di doping legale. Il calcio di vertice sarà commissariato dalla pubblica opinione se continua così. Parlo di una parte del calcio di vertice, parlo di quelli che credono di essere furbi". L'atto di accusa di Petrucci continua: "Io non ce l'ho con gli avvocati, ma oggi cercano di far sì che tutto sia possibile. Siamo in mano a troppi avvocati. Non dico che non abbiamo diritto di appellarci ai tribunali, ma credo che stiamo superando tutti i gradi del giudizio sportivo". E sulla Juve: "Che senso ha andare avanti? Fare un passo indietro vuol dire farne due avanti. Dopo quest'ultima sentenza (del Tnas, ndr), a chi porta vantaggi proseguire? Chi ha più intelligenza la metta al servizio degli altri: il mio è un appello, ma forse gli appelli non servono più".

abete: "più calcio giocato" — Il presidente della Figc Abete ha poi ribadito il suo parere oggi: "Bisogna rafforzare la dimensione dello sport giocato rispetto allo sport nelle aule dei tribunali: il presidente Petrucci ha interpretato con efficacia e concretezza un sentimento condiviso dalla Figc e che sempre più va diffondendosi dentro e fuori il mondo dello sport e naturalmente nel mondo del calcio, a tutti i livelli. È fondamentale per la stabilità dell'intero sistema calcio che la Lega di Serie A riprenda un forte impegno propositivo e operativo finalizzato alla tutela e alla rappresentanza di interessi generali, fondamentali per la crescita delle stesse società professionistiche di vertice".

Alberto Mauro da gazzetta.it

Nessun commento: