Trapattoni, partenza falsa
Irlanda stesa dalla Croazia
Poznan (Pol), 9 giugno 2012
Gli slavi di Bilic vincono 3-1 e vanno in testa al gruppo C: apre Mandzukic, pareggia St. Ledger, poi Jelavic segna prima dell'intervallo. Nella ripresa, un autogol di Given sul colpo di testa di Mandzukic chiude i conti
La Croazia ringrazia Spagna e Italia per il pareggio,
saluta tutti e scappa subito via. Nel secondo incontro del gruppo C, la
nazionale del "chitarrista" Bilic suona per bene l'Irlanda, inizia alla
grande il suo Europeo e infligge subito una battuta d'arresto agli
uomini di Trapattoni. Prova di forza davvero autorevole per i prossimi
avversari degli azzurri, che vincono 3-1 e giovedì sfideranno la
Nazionale di Prandelli da capolista del girone.
mandzukic e st. ledger —
La carica agonistica dell'Irlanda contro la tecnica della Croazia: come
spesso avviene quando si scontrano stili di gioco diversi, lo spettacolo
a Poznan è gradevole fin dall'inizio. Anche perché i verdi del Trap,
che pure hanno meno palleggio nelle corde rispetto agli slavi, non hanno
alcuna intenzione di chiudersi a riccio e affidarsi al contropiede. E
se anche ci avessero fatto un pensierino, il gol al 3' di Mandzukic
obbliga gli irlandesi a gettarsi all'attacco. Incassata una rete che una
squadra fisica non dovrebbe mai concedere (Srna va sul fondo, Mandzukic
stacca solitario al centro dell'area e Given è lento nel tuffo), la
squadra di Trapattoni reagisce con le qualità che ha: l'esperienza di
Keane e le sponde di Doyle in attacco, la vivacità di Andrews e Whelan a
centrocampo, i piedi buoni di Duff e McGeady sulle fasce. E proprio il
destro educato di McGeady, al 19', innesca l'arma irlandese per
eccellenza, ovvero la prestanza nelle mischie su palla ferma. E' il
centrale St. Ledger a mandare il pallone alle spalle di Pletikosa per
l'1-1, scatenando un tripudio di trifogli in tribuna.
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