Lucio: "Juve con 30 scudetti?
La penso come Agnelli..."
Milano, 15 luglio 2012
Il nuovo difesore bianconero si presenta: "Ho voltato pagina, se segnerò all'Inter non sarà un problema esultare. Dobbiamo puntare al massimo anche in Champions League"
- Lucio, 34 anni, in ritiro con la Juventus. LaPresse
Per tre anni è stato dall'altra parte della barricata. Ora è
arrivato alla Juventus e non ha dubbi: la Signora ha 30 scudetti.
Lucimar Da Silva Ferreira, in arte Lucio, ex Inter, è d'accordo con il
presidente Agnelli e sposa in pieno il progetto bianconero, anche quello
delle maglie su cui c'è scritto "30 sul campo" al posto delle tre
stelle, in aperta polemica con la FIGC: "Se la Juve ha 28 o 30 scudetti?
La cosa giusta l’ha detta il presidente...", risponde candidamente
34enne centrale originario di Brasilia. Dal 2006 la diatriba tra i
nerazzurri e la società di corso Galileo Ferraris sugli scudetti di
cartone e quelli revocati ha fatto storia, inasprendo i rapporti tra le
due società. Ma il difensore risponde quello che qualsiasi juventino
vorrebbe sentirsi dire, calandosi perfettamente nella parte: "Quando
indosso una maglia sposo per intero il progetto e do il massimo per lei.
Ora sono della juve e sono qui per vincere". Lui ama dire la verità e
pretende lo stesso trattamento da chiunque. Il popolo bianconero lo ha
già accolto senza rancore nonostante i suoi trascorsi milanesi. Non
soltanto i tifosi, ma anche gli ultras, solitamente restii ad accettare
giocatori nerazzurri. Stankovic ne sa qualcosa. Ora, dopo questa candida
ammissione, diventerà il loro beniamino. Oggi qualcuno gli ha chiesto
di tornare all'Inter confidandogli di non gradire la sua presenza ma lui
ha glissato. L'iisolato episodio di repulsione nei confronti del nero e
dell’azzurro non l'ha toccato e il focolaio non ha attecchito. Ora è
pronto a dare il meglio di sè con la sua nuova maglia: "Darò il meglio
di me per la Juve. Mi metterò a completa disposizione del mister che
deciderà se farmi giocare o meno”.
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