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martedì 11 settembre 2012

Us Open, trionfa Murray
Djokovic battuto in 5 set

New York, 11 settembre 2012

Lo scozzese vince il suo primo Slam dopo una finale tiratissima: 7-6 (10) 7-5 2-6 3-6 6-2 il punteggio dopo quasi 5 ore di gioco

Andy Murray, 25 anni. Ap
Andy Murray, 25 anni. Ap
Andy Murray è il nuovo re degli Us Open. Domando il coetaneo del maggio ’87, Novak Djokovic - lontano appena una settimana all’anagrafe e vicinissimo nel gioco da fondocampo, ma già a quota 5 Major - diventa il quarto campione diverso dei quattro Slam 2012. Dopo il serbo Nole agli Australian Open di gennaio a Melbourne, lo spagnolo Rafa Nadal al Roland Garros di giugno e lo svizzero Roger Federer a Wimbledon di luglio, è così lo scozzese allevato sulla terra di Spagna, ma maestro del timing e dei colpi di rimbalzo, e quindi del cemento, a salire sul gradino più alto del podio dell’immortalità tennistica. E non stupisce nessuno, perché la sua classe annunciava da tempo un’affermazione così eclatante, ma limiti di fisico e di nervi gli impedivano di rompere un tabù storico: un britannico che torna nell’albo d’oro dei Majors, da Fred Perry nel 1936. Fisico e nervi che, contro l’amico Djokovic, sono armi fondamentali. Com’ha confermato l’appassionante, equilibratissima, drammatica finale di Flushing Meadows, la quinta consecutiva slittata a lunedì per le bizze dei monsoni, davanti ai 25.101 paganti dello stadio più grande del tennis, l’Arthur Ashe. Una finale indimenticabile, con un totale di spettatori del torneo di 710.803: cifre assolutamente mostruose. Una finale conclusa 7-6 7-5 2-6 3-6 6-2 in 4 ore 54 minuti - eguagliando il record di Wilander-Lendl dell’88 - che fa il pari con le 5 ore 53 minuti della finale degli Australian Open Djokovic-Nadal (ad appena 48 ore dalla semifinale altrettanto sfibrante Djokovic-Murray di 4 ore 50 minuti). E che finisce con entrambe i protagonisti zoppicanti per i crampi, proprio come a Melbourne.

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