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giovedì 8 marzo 2018

Tottenham-Juve: Higuain mai così decisivo. E quei 5 giorni di Dybala...

Nel momento più difficile i due campioni della Juve fanno la differenza: il Pipita segna e manda in porta Paulo

 
 
Sport strano il calcio. La Juve, al netto della topica arbitrale del mancato rigore concesso a Douglas Costa al 17', viene presa a pallate dal Tottenham per 64'. A quel punto Max Allegri deve segnare due gol in mezz'ora senza lo straccio di un attaccante in panchina. Farà la differenza mettendo due terzini, Lichtsteiner e Asamoah, che entrano subito in partita. Ma soprattutto perché può contare su due fuoriclasse, che si avventano sul calo fisico e mentale del Tottenham e ribaltano la partita in 3'.
 
CHE PIPITA — A Gonzalo fin qui non erano bastati 52 gol in 90 partite con la Juventus per zittire i bisbigliatori di professione "Fa la differenza in Italia, gioca in Champions e sparisce". Higuain ha risposto con la miglior partita da quando è a Torino. Più decisivo rispetto alla semifinale col Monaco, quando si limitò a finalizzare alla grande la superiorità della Juve. A Wembley il Pipita, reduce da infortunio e con un allenamento e mezzo nelle gambe, si è preso la squadra sulle spalle. Con un gol da rapinatore dell'area di rigore e una giocata da grande numero 10 per Dybala.
Tottenham ribaltato in 3' e il sorriso dei giorni migliori: "E’ stata una partita molto difficile, ma sapevamo che le opportunità sarebbero arrivate e siamo stati bravi a sfruttarle. Vincere a Wembley in rimonta non è facile: la qualificazione è meritata. Sono orgoglioso e ringrazio lo staff medico e la mia fidanzata che mi ha sopportato e supportato in questi giorni in cui l’umore non era il massimo".
 
DYBALA, COI FUORICLASSE E' COSI'... — Se non sei un campione, la maglia numero 10 della Juve la vedi solo nella vetrina degli Juve Store. Quindi, comprendiamo chi sostiene che Dybala tra Lazio e Tottenham si sia limitato a fare quello che un campione deve fare. Anche se parliamo del gol che può valere una fetta di scudetto e di quello che ti manda ai quarti di Champions. Manca il gioco? Nel calcio vai avanti con le giocate dei fuoriclasse. Curiosa la stagione di Paulo fin qui. Un inizio quasi irreale, coi paragoni con Messi anche da parte di chi non sa nemmeno chi sia la Pulce. Poi due rigori pesantissimi sbagliati in campionato contro Atalanta e Lazio e lo stop per infortunio di Cagliari. Lì un giocatore normale si sarebbe pianto addosso. Invece Paulo dalla serata dell'Epifania ha lavorato pensando solo al Tottenham. Alla Champions, alla fase decisiva della stagione. Ha rinunciato a parte delle vacanze, ha messo a posto alcune questioni private che non lo rendevano sereno. Con la Lazio ha segnato uno di quei gol da centravanti che ama tanto, visto che lui si sente tale. A Wembley con milioni di occhi addosso, ha spruzzato lo spray ghiacciato nelle vene in quella cavalcata verso Lloris. E ora che la scimmia che alloggiava sulla sua spalla da 330 giorni (i giorni passati dagli ultimi gol in Champions, la doppietta al Barcellona) può cercarsi un'altra sistemazione, Dybala è pronto per altre serate così. Magari con intorno una Juve meno sofferente e incerottata.
(da gazzetta.it)

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